domenica 7 marzo 2010

II Lezione: Zurück zu den Sachen selbst! / Giovedì 4 marzo

Zurück zu den Sachen selbst! / E. Husserl / Fenomenologia


"In ciò che segue, noi cerchiamo di pensare intorno all’abitare e al costruire. Questo pensare intorno al costruire non ha la presunzione di reperire idee per l’edificare o di fornire addirittura regole al costruire. Questo tentativo di pensiero non presenta affatto il costruire sulla base dell’architettura e della tecnica, riprende piuttosto il costruire orientandosi verso quel campo originario al quale appartiene ogni cosa che è" (M. Heidegger). COMMENTO


«La scienza manipola le cose e rinuncia ad abitarle» (M. Merleau-Ponty). COMMENTO


"La storia dell’Occidente incomincia quando la sapienza filosofica pensa le cose in relazione all’«essere» e al «nulla», ossia pensa il dolore e la morte come annientamento della felicità e della vita, e quindi evoca, di fronte a questo estremo pericolo, l’estremo rimedio costituito da una sapienza non smentibile e non modificabile e per tanto non «mitica» – L’episteme. Svelando l’Ordinamento eterno e divino che sovrasta e regola la creazione e l’annientamento delle cose, l’episteme libera l’uomo dall’angoscia prodotta dal divenire. Nel Dio eterno che si mostra nella sapienza incontrovertibile dell’episteme l’uomo trova il proprio rifugio. La fede cristiana concepisce se stessa come sapienza indubitabile che scorge la verità più profonda del mondo, cioè si concepisce in base al modello dell’episteme. Esso guida non solo ala fede cristiana, ma l’intera cultura e l’intera civiltà della tradizione dell’Occidente." (E. Severino) COMMENTO

"Consideriamo la famosa Brillo Box di Andy Warhol, che ha occupato una posizione importante nel mio pensiero e nella mia opera. Prodotta ed esposta nel 1964, quest'opera si appropriò del formato di una scatola di cartone per spedizioni che già esisteva da poco più di un anno. Chi aveva disegnato quel cartone, artista lui stesso, la ideò sulla base di esempi stilistici tratti dalla pittura astratta contemporanea. “Brillo” era il nome di una spugnetta abrasiva, inventata da poco, che si pensava fosse particolarmente efficace per pulire i prodotti in alluminio. Era stata introdotta nel mercato americano solo qualche anno prima. è difficile che la Brillo Box possa aver anticipato il significato che le venne attribuito. è possibile immaginare che un oggetto potesse essere prodotto un secolo prima, che gli somigliasse perfettamente, sebbene non potesse essere ideato sulla base dei significati associati, che diedero vita alla Brillo Box in quanto opera d’arte. Non solo l'oggetto non poteva essere l'opera d’arte che diventò nel 1964, ma è difficile vedere come potesse diventare, nel 1864 una qualunque opera d’arte. Per molti risultò difficile accettarla come arte persino nel 1964, ma ormai, almeno per una parte del mondo dell'arte ciò fu possibile senza alcuna esitazione. La questione filosofica che mi ponevo agli inizi fu: com'era possibile che qualcosa diventasse un’opera d’arte in un dato momento storico, specie quando non poteva aver avuto quello status in precedenza" (A. Danto) COMMENTO

P. Zumthor coglie dal saggio di Heidegger la suggestione “che egli intenda dire che non ci troviamo mai in un ambito astratto, bensì sempre in un mondo di cose, anche quando pensiamo (…) Il concetto dell’abitare inteso nell’accezione heideggeriana, come vivere e pensare in luoghi e all’interno di spazi, racchiude un preciso riferimento a ciò che “realtà” significa per me in quanto architetto” / COMMENTO


S. HOLL Kiasma / COMMENTO

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